Dipendenza affettiva: sintomi e cura

L’amore viene frequentemente associato all’idea di essere una cosa sola col partner. L’amore come simbiosi,che dura nel tempo, è un ideale di rapporto molto diffuso e radicato.

Cosa accade quando due persone vivono secondo questo ideale?

Durante la fase dell’innamoramento è normale che la coppia sperimenti un certo grado di dipendenza e fusione. I partners si fondono l’uno nell’altro. Nel momento di massimo splendore dell’amore i confini tra “IO” e “TU” sfumano. In questa fase di unità con l’altro idealizzato gli innamorati si trovano a dire “Senza di te non posso vivere”. Con lo stabilizzarsi del rapporto, questo desiderio di simbiosi tende a diminuire.

Nella dipendenza affettiva, invece, il desiderio fusionale perdura inalterato nel tempo.

Questo ideale di amore simbiotico quando protratto troppo a lungo (anche dopo il periodo dell’innamorato) può far nascere in molte coppie un modello relazione distruttivo.

Dall’esperienza della simbiosi proviene l’idea che sia possibile essere completi solo in coppia. Si trascorre, così, tutto il tempo libero con l’altro. Nessuno dei due sviluppa hobby propri (o se li ha li abbandona). Nessuno dei due coltiva amicizie proprie o interessi diversi. Si evita qualsiasi scontro e quando si giunge al conflitto si cerca di riappacificarsi il prima possibile. I partners giungono, quindi, a vivere come se fossero un unico essere vivente.

Chi soffre di dipendenza affettiva soffoca sul nascere ogni suo interesse, desiderio, amicizia, rapporto con altre persone e familiari e restringe al minimo gli impegni lavorativi, dedicando completamente tutto se stesso all’altro al fine di perseguire esclusivamente il benessere del partner e non anche il proprio, come dovrebbe essere in una relazione “sana”.

Quali possono essere i principali sintomi della dipendenza affettiva?

–          Paura di perdere l’amore, dell’abbandono, della separazione

–          Paura della solitudine e della distanza

–          Paura di mostrarsi per quello che si è

–          Paura di amare l’altro per quello che è

–          Senso di colpa

–          Senso d’inferiorità nei confronti del partner

–          Gelosia e possessività

–          Rabbia

Quali sono i costi della dipendenza affettiva?

Un rapporto che genera dipendenza è una condizione che intorpidisce mentalmente la persona e la rende incapace di esprimere i propri sentimenti, minacciando gravemente la salute e il benessere psicologico.

I costi della dipendenza affettiva che entrambi i membri della coppia contribuiscono a creare possono essere:

–          trasformazione della relazione in una gabbia dorata;

–          perdita d’intimità e di desiderio sessuale;

–          sensazione di stare vicini come fratelli;

–          comparsa di sintomi fisici e psicologici (come: allergie, emicranie, disturbi digestivi, depressione).

Nonostante la forte unione che cercano di difendere, i partners restano comunque individui distinti, e senza accorgersene la loro individualità cerca altre vie d’espressione.

Nel tempo si può sviluppare un vero e proprio quadro psicopatologico caratterizzato da depressione, ansia generalizzata, disturbi del sonno, irritabilità, disturbi alimentari, ossessioni e compulsioni.

I segnali sono chiari, ma spesso non vengono letti e ascoltati. Pertanto, il modello relazionale simbiotico della coppia si rafforza.

Qual è l’origine della dipendenza affettiva?

Le radici della dipendenza affettiva risiedono nell’esperienza individuale di ciascun partner.

La scarsa autostima è il punto di partenza della dipendenza affettiva.

Solitamente è originata da possibili difficoltà vissute nell’infanzia (come: esperienze di abbandono, violenze fisiche e psichiche, maltrattamenti e soprusi emotivi) che lasciano un segno doloroso nella mente del bambino che, una volta raggiunta l’età adulta, cercherà qualcuno in grado di fornirgli quel senso di autostima che manca.

Molte persone possono ricercare nel partner, in maniera più o meno consapevole, ciò che non hanno avuto a sufficienza nell’infanzia: la simbiosi madre-bambino. Questo desiderio fusionale vissuto da adulti non può però essere soddisfatto, in quanto l’infanzia è ormai trascorsa. Di conseguenza, il partner non può colmare pienamente quel vuoto d’amore di cui si potrebbe aver avuto bisogno in passato.

Come si può costruire una sana relazione affettiva?

L’esperienza iniziale dell’innamoramento è importante e rappresenta la base emotiva della coppia, ma al fine di fondare una sana ed equilibrata relazione affettiva risulta fondamentale ricreare uno stato anche di

individualità, autonomia e distanza che permetta di sviluppare il proprio potenziale (quest’ultimo può essere riportato all’interno del rapporto sotto forma di arricchimento reciproco). Questo processo è doloroso e faticoso perché richiede l’accettazione che l’altro possa essere diverso dalle aspettative iniziali. Diversità che, se integrata all’interno della relazione affettiva, può diventare uno scambio ricco. In questo senso, le differenze che emergono durante il ciclo di vita della coppia non determinano necessariamente allontanamento, incompatibilità e conflitto coniugale, ma possono essere trasformate in un’occasione di confronto, di crescita e di riavvicinamento fisico ed emozionale. Ne segue, quindi, che se si è sé stessi in senso pieno, ne può trarre beneficio anche l’altra persona.

Trattamento: come superare la dipendenza affettiva

Attraverso un percorso di psicoterapia della Gestalt con la Dr.ssa Manganoni, Psicologo Psicoterapeuta a Padova e Bassano del Grappa (VI), è possibile affrontare il disagio della dipendenza affettiva che conduce a sofferenza e infelicità. La persona imparerà ad entrare in contatto con le proprie fragilità e bisogni insoddisfatti e a divenire protagonista della propria esistenza, gettando poi così le basi per la costruzione di una più sana e funzionale modalità d’amare.

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L’autrice: Dr.ssa Miriam Manganoni

La Dr.ssa Manganoni Miriam è Psicologo e Psicoterapeuta. Esercita la libera professione presso gli Studi di Psicologia di Padova e Bassano del Grappa (località Ca' Baroncello, S. Giuseppe di Cassola). E' laureata in Psicologia presso l'Università di Padova ed è specializzata in Psicoterapia della Gestalt. Si è perfezionata in Psicoprofilassi ostetrica.

Pubblicato in Terapia di Coppia