Metodo Gestalt: alcune tecniche Gestaltiche

Il metodo Gestalt utilizza alcune tecniche gestaltiche aventi come obiettivo quello di produrre nella persona una maggior consapevolezza e auto-appoggio, incoraggiandone l’auto-espressione.

Consapevolezza

La tecnica della consapevolezza consiste nel concentrarsi sul qui e ora”, focalizzando l’attenzione sull’esperienza presente, fatta di: sensazioni, emozioni, sentimenti, azioni che si compiono (fosse anche lo stare immobili). Entrando in contatto con queste “figure” ed esplorandole si può comprenderne il significato e la funzione. Quello che l’individuo sperimenta nel qui-e-ora può riportare a una situazione del passato che non è stata chiusa come avrebbe voluto e rappresenta l’opportunità di elaborarla e, finalmente, chiuderla. Infatti, è proprio nel qui-e-ora che possiamo diventare consapevoli di tutte le nostre scelte, dalle piccole decisioni patologiche alla scelta esistenziale di dedizione a una causa o a un’occupazione. Lo psicoterapeuta può quindi facilitare il paziente in questa auto-scoperta svolgendo una funzione di specchio amplificatore, attraverso alcune domande (quali: “cosa fa?”; “cosa sente?”; “cosa vuole?”; “cosa evita?”; “cosa si aspetta?”).

Amplificazione

La tecnica dell’amplificazione consiste nella ripetizione e nell’ampliamento di una postura, di un gesto, di un tic, di un atteggiamento al fine di rendere esplicito ciò che è fatto in modo inconsapevole dalla persona. Inoltre, consente all’individuo di entrare in contatto con una modalità di comunicazione che il corpo mette in atto attraverso messaggi non verbali.

Rappresentazione

A differenza della tecnica dello Psicodramma di Moreno, nel quale diversi co-attori recitano col protagonista i personaggi di una scena, nella tecnica della rappresentazione gestaltica tutti gli elementi della scena vengono messi in atto dalla persona stessa che racconta. In questo modo il paziente potrà “dare voce” non solo alle persone presenti nella sua narrazione (o nel suo sogno), ma anche agli oggetti, agli animali e a tutto ciò che viene descritto come appartenente a quel vissuto, compresi i sentimenti. Così nell’interpretare le varie “parti” la persona dà vita alla propria rappresentazione interna; in essa possono comparire diversi conflitti, diverse figure (ad esempio: “il tiranno e il suddito”, “l’aggressore e la vittima”, ecc.). Ogni forma di rappresentazione attraverso il metodo dell’auto-espressione favorisce il processo di re-identificazione con le parti interpretate.

Dare voce alle polarità opposte

Questa tecnica consiste nel “dare voce”, alternativamente, ai poli opposti di una situazione particolare: volere-non volere, fare-non fare al fine di trovare un equilibrio tra due posizioni vissute come estreme, non negandole, ma ascoltandole fino in fondo. Quando la persona porta due imperativi reciprocamente contraddittori, tali affermazioni rivelano la scissione presente nella sua personalità. Nell’interpretare le due parti o i due ruoli opposti l’individuo riesce così a sperimentare le emozioni fino in fondo. Ciò facilita lo scioglimento delle posizioni conflittuali, fino ad arrivare all’integrazione.

Lavoro sul sogno

Secondo la Psicoterapia della Gestalt ogni elemento del sogno rappresenta un aspetto del sé: quando si sogna è come se si scrivesse il proprio “copione”, come se si raccontasse di se stessi. Il sogno comunica un “messaggio esistenziale”, un messaggio sul “modo” in cui esistiamo, sulla natura della nostra esistenza. Di solito esso contiene due elementi importanti. Il primo è l’enunciazione di chi siamo. Infatti, interpretando ciascuna parte o elemento del sogno si può divenire maggiormente consapevoli delle cose con le quali ci si identifica, ma anche di ciò che non si riconosce come facente parte di sé, al fine di riappropriarsene. L’altro elemento significativo è rappresentato di solito, anche se non sempre, da una parte mancante, che corrisponde alla soluzione finale. Quindi il lavoro sul sogno ha come scopo quello di stabilire un contatto con le parti di sé che l’individuo non riconosce come proprie, di riappropriarsene, compresa la parte mancante.

psicologo psicoterapeuta della gestalt padova bassano del grappa

L’autrice: Dr.ssa Miriam Manganoni

La Dr.ssa Manganoni Miriam è Psicologo e Psicoterapeuta. Esercita la libera professione presso gli Studi di Psicologia di Padova e Bassano del Grappa (località Ca' Baroncello, S. Giuseppe di Cassola). E' laureata in Psicologia presso l'Università di Padova ed è specializzata in Psicoterapia della Gestalt. Si è perfezionata in Psicoprofilassi ostetrica.

Pubblicato in Terapia Gestalt
Studio di Bassano del Grappa (VI)
Piazza Giorgione, 3
Località Ca' Baroncello
36022 S. Giuseppe di Cassola (VI)
Tel. 348/1480611
Studio di Padova
via Gattamelata, 39/bis
Quartiere Terranegra
35128 Padova (PD)
Tel. 348/1480611