Disturbo Borderline

La Dr.ssa Manganoni, presso gli Studi di Psicologia e Psicoterapia di Padova e Bassano del Grappa si occupa del Disturbo Borderline di personalità.

Il disturbo borderline viene collocato dal manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-IV) all’interno dei disturbi di personalità.

L’approccio descrittivo del DSM-IV definisce i comportamenti specifici della patologia borderline come una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore e di impulsività: con comparsa nella prima età adulta e presente in diversi contesti (come indicato da 5 o più dei seguenti aspetti).

  1. Sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono.
  2. Quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate da alternanza di iper-idealizzazione e svalutazione.
  3. Alterazione dell’identità: immagine e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabile.
  4. Impulsività di almeno due aree, potenzialmente dannose per l’individuo come: spese, sessualità, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate.
  5. Ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari o autolesivi.
  6. Instabilità affettiva dovuta ad una marcata reattività dell’umore (es. intensa irritabilità o ansia che di solito dura poche ore).
  7. Sentimenti cronici di vuoto.
  8. Rabbia immotivata ed intensa o difficoltà a controllare la rabbia.
  9. Ideazione paranoide o gravi sintomi dissociativi transitori, legati allo stress.

L’approccio fenomenologico della Terapia della Gestalt, invece, mette a fuoco i vissuti corporeo-relazionali che sono all’origine dei comportamenti.

In presenza di un disturbo borderline:

–          i comportamenti autodistruttivi e impulsivi della persona esprimono l’insostenibilità della tensione interna e il bisogno di placarsi;

–          la rabbia incontrollabile dell’individuo esprime uno stato di confusione nel valutare l’esperienza interna e il bisogno di chiarezza.

Nella prassi clinica, il mondo descrittivo (del DSM-IV) e quello fenomenologico (della Terapia della Gestalt) si incontrano in un’intenzionalità comune: aiutare il paziente a stare bene.

L’intervento clinico della Psicoterapia della Gestalt si declina quindi nella lettura fenomenologica della sofferenza psichica.

La Terapia della Gestalt interviene sul come leggere il sintomo e sul come “curare” (Quale esperienza costitutiva del Sé manca e cerca di completarsi?)

Nella modalità relazionale borderline: l’instabilità e l’ambivalenza dei comportamenti presentano una loro logica interna, quella di placare il senso di confusione nell’avere due esperienze opposte insieme.

Nel paziente borderline è particolarmente compromessa l’esperienza corporea (come la capacità di sentire emozioni, percepire l’emergere dei bisogni, dare il giusto nome a ciò che si sente). Per questa ragione, i confini corporei sono permeabili ai vissuti esterni.

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Sviluppo del Disturbo Borderline secondo la Terapia della Gestalt

Secondo la Terapia della Gestalt, il bambino mediante la percezione dei confini dell’Altro inizia a definire in modo più chiaro anche i propri, attribuendo così il giusto nome al suo sentire (per es. buono o cattivo, freddo o caldo, ecc.).

La madre che si sintonizza con i vissuti del proprio bambino intuisce i bisogni del figlio, distinguendoli dai suoi. Al contrario, una madre intrusiva e confusa non consente ai vissuti del proprio bambino di emergere, confondendoli così con i suoi e rimandandoglieli al figlio in modo confuso e ambivalente.

 L’intrusività della madre

interrompe nel bambino

il processo di valutazione e sperimentazione

della propria esperienza interna.

( I. From)

Questa sorta di falsa e ingannevole empatia da parte della figura materna non permette al bambino di essere visto pienamente e di completare la propria esperienza di apprendimento. Ne fungono da esempio alcune frasi: “Certamente hai freddo, copriti”, “Sicuramente sei triste, vieni che ti consolo”.

Il bambino non riceve così un sostegno rispettoso delle differenze e delle richieste di autonomia.

Fino a quando il bambino è dentro la relazione con la madre è “protetto”, ma quando andrà nel mondo sperimenterà la ricorrente difficoltà del suo collocarsi rispetto all’ambiente e nelle relazioni.

Crescendo, vi è la possibilità che questo bambino sviluppi, durante l’adolescenza e l’età adulta, un disturbo borderline di personalità.

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Sintomatologia della sofferenza borderline

La sintomatologia della sofferenza borderline è variegata.

–          Disagio esistenziale

–          Depressione

–          Ansia

–          Disturbi alimentari

–          Attacchi di panico

–          Fobie

–          Dipendenze, ecc.

Le relazioni che il paziente borderline instaura sono caratterizzate da paura del legame e paura dell’autonomia. Paure che coesistono, diventando: paura di dipendere e paura di essere abbandonati.

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Sostegno psicoterapeutico al paziente borderline

Fidarsi e affidarsi allo psicoterapeuta per il paziente borderline richiede un lungo e intenso lavoro terapeutico.

La Terapia della Gestalt può aiutare il paziente borderline a:

–          discriminare il suo sentire (bisogni e vissuti);

–          “masticare” e analizzare le sensazioni corporee;

–          dare il giusto nome al suo sentire;

–          sostenere la valutazione della sua esperienza;

–          contenere il sentimento della rabbia (che è al posto di altri vissuti come paura, dolore, ecc.).

Il paziente borderline, dopo esser stato sostenuto dallo psicoterapeuta nel dare il nome ai suoi vissuti, sarà pronto a domandarsi “Cosa voglio fare di ciò che sento”?

L’assimilazione dell’esperienza nuova consentirà al paziente borderline di aggiornare il proprio Sé, riguardo a ciò che è diventato, chi è nella vita, i ruoli che svolge.

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L’autrice: Dr.ssa Miriam Manganoni

La Dr.ssa Manganoni Miriam è Psicologo e Psicoterapeuta. Esercita la libera professione presso gli Studi di Psicologia di Padova e Bassano del Grappa (località Ca' Baroncello, S. Giuseppe di Cassola). E' laureata in Psicologia presso l'Università di Padova ed è specializzata in Psicoterapia della Gestalt. Si è perfezionata in Psicoprofilassi ostetrica.

Pubblicato in Terapia Individuale
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