Cura dei problemi sessuali

Il primo passo nella cura dei problemi sessuali consiste nel comprendere se le cause del disagio sessuale sono determinate da fattori organici (di competenza medica, andrologica, ginecologica, ecc.) o da fattori emotivi, psicologici e relazionali (di competenza psicoterapeutica).

Può quindi essere utile, sia per l’uomo che per la donna, integrare una terapia medica con una psicologica: individuale o di coppia.

La terapia psicologia dei problemi sessuali consiste in un percorso terapeutico individualizzato (individuale o di coppia).

Lo Psicoterapeuta della Gestalt può aiutare l’uomo, la donna e la coppia ad acquisire maggiore consapevolezza circa:

–          il modo di comunicare specifico di quella persona o coppia;

–          le modalità di entrare in contatto o di interrompere il contatto di quella specifica persona o coppia;

–          i vissuti corporeo-relazionali (desideri, bisogni…) di quella persona o coppia, che sono alla base dei comportamenti.

La Terapia della Gestalt mira, quindi, a favorire il recupero della vitalità e spontaneità della vita intima di coppia.

Le disfunzioni psicosessuali possono derivare da una difficoltà in una delle quattro fasi del ciclo della risposta sessuale.

Fase del Desiderio

Caratterizzata da fantasie e desideri circa l’attività sessuale. Inizia mediante alcune stimolazioni fisiche (baci, carezze…) e psicologiche (pensiero e desiderio di baciare, accarezzare il partner…) che attivano il desiderio sessuale. Per passare alla fase dell’eccitazione il sistema neuropsicologico deve attribuire una connotazione erotica ai suddetti pensieri, desideri e stimoli.

Sia nell’uomo che nella donna i disturbi della fase del desiderio sono il desiderio ipoattivo (= scarsità o assenza di fantasie sessuali e del desiderio di attività sessuale) o l’avversione sessuale (= continuo ed attivo evitamento del contatto sessuale genitale con il partner).

I disturbi depressivi sono spesso associati a scarso desiderio sessuale. L’esordio della depressione può anticipare, essere contemporanea o consequenziale, di un insufficiente desiderio a livello sessuale.

Le reazioni fobiche rispetto alla sessualità, invece, sono spesso associate, oltre che a un quadro clinico depressivo, al Disturbo Ossessivo-Compulsivo (che può sottendere la paura di vivere pienamente una relazione attraverso il corpo).

Fase dell’Eccitazione (o del “Plateau”)

Caratterizzata dalle sensazioni di piacere sessuale e dal momento di massimo eccitamento psicofisico. In questa fase hanno luogo alcune modificazioni fisiologiche a livello genitale (come l’erezione del pene, la lubrificazione e la dilatazione della vagina) e vengono avvertite piacevoli sensazioni di calore, formicolio, ipersensibilità cutanea e leggerezza. Per passare alla fase dell’orgasmo è necessario che l’individuo attraversi un momento eccitatorio appagante, sia a livello psicologico che fisico (secondo la soggettività di ognuno).

Nell’uomo il disturbo più comune della fase dell’eccitazione è la disfunzione erettile o impotenza (= persistente od occasionale incapacità di raggiungere, o di mantenere, un’adeguata erezione fino al completamento del rapporto sessuale; può essere legata a patologie organiche, a patologie iatrogene dovute agli effetti indesiderati di alcuni trattamenti medici quali l’uso di alcuni farmaci anti-epilettici, anti-depressivi, al fumo e all’abuso di alcol; può essere di coppia – impotenza di coppia- che ha luogo solo con “quella” partner). La disfunzione erettile colpisce profondamente l’identità maschile e può essere vissuta da molti uomini come un’esperienza devastante. Infine, può essere associata a un quadro clinico depressivo.

Nella donna, invece, il disturbo più comune della fase dell’eccitazione è la mancanza di eccitazione e di lubrificazione (= persistente o ricorrente incapacità di raggiungere, o di mantenere fino al completamento dell’attività sessuale, un’adeguata reazione di eccitazione sessuale attraverso la lubrificazione e la tumescenza; può dipendere sia da fattori ormonali che da fattori psicologici, come la depressione).  Alcune donne con disturbo dell’eccitazione possono considerare l’esperienza sessuale come un compito e non come un piacere.

Fase dell’Orgasmo

Caratterizzata dal picco più alto di piacere sessuale (raggiungimento della massima soddisfazione psicofisiologica). Questa fase corrisponde nell’uomo all’eiaculazione, mentre nella donna alle contrazioni ritmiche delle pareti vaginali e del clitoride. In entrambi i partners, la pelle si arrossa, il battito cardiaco aumenta, il respiro diviene più frequente, i capezzoli e le dita di mani e piedi si irrigidiscono, il corpo viene attraversato da piacevoli e incontrollabili sussulti, la mente viene percorsa da pensieri, percezioni e sensazioni e di benessere.

Nell’uomo
i disturbi più comune della fase dell’orgasmo sono:

–          inibizione dell’orgasmo: (= persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell’orgasmo dopo una fase normale di eccitamento sessuale nell’ambito di un’attività sessuale; può essere associata a un quadro clinico depressivo);

–          eiaculazione precoce: persistente o ricorrente eiaculazione a seguito di minima stimolazione sessuale, oppure prima, durante o poco dopo la penetrazione, e prima di quanto l’individuo desidera; può avere una base organica, più frequentemente di associa a disturbi d’ansia, a volte a momenti particolari della vita di coppia).

Nella donna il disturbo più comune della fase dell’orgasmo è l’anorgasmia o frigidità (= persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell’orgasmo dopo una fase normale di eccitamento sessuale; di origine psicologica (per es. depressione), ma frequente anche in donne operate di isterectomia che possono non provare piacere oltre che dal punto di vista psichico anche fisico).

Fase della Risoluzione

Caratterizzata da una sensazione di rilassamento muscolare e di benessere psicofisico generale. Dopo quest’ultima fase segue un momento chiamato “periodo refrattario” (o “fase di recupero”) che varia da individuo a individuo a seconda di fattori soggettivi e situazionali.

Disturbi da dolore sessuale

Esistono poi altri problemi sessuali: i Disturbi da dolore sessuale, fra questi:

–          Dispareunia: può colpire sia il sesso maschile che quello femminile, caratterizzata da dolore prima, durante o dopo un rapporto sessuale. Nel caso siano escluse cause fisiologiche (per es. flogosi, infiammazioni, candida), la dispareunia può dipendere da fattori psicologici personali (come il timore di incontrare l’Altro). Tale disturbo non è causato esclusivamente da mancanza di lubrificazione o da vaginismo.

–          Vaginismo: colpisce il sesso femminile, caratterizzato dalla contrazione involontaria della muscolatura vaginale che impedisce la normale penetrazione rendendo il rapporto sessuale difficoltoso, doloroso e/o impossibile. Il vaginismo ha un’origine psicologica.

Vaginismo e anorgasmia possono mettere più profondamente in crisi il sesso femminile perché attivano un vissuto d’impotenza, di impossibilità di avere figli e di accogliere il partner (generando un possibile disagio di coppia).

Parafilie

Le parafilie sono ulteriori problemi sessuali contraddistinti da un certo livello di gravità. Sono caratterizzate da forti e ricorrenti impulsi, fantasie e/o comportamenti di tipo sessuale che rendono necessario, per raggiungere una adeguata risposta sessuale, l’impiego di oggetti, attività o situazioni inusuali e/o pericolose o dannose per se stessi e/o altre persone.

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L’autrice: Dr.ssa Miriam Manganoni

La Dr.ssa Manganoni Miriam è Psicologo e Psicoterapeuta. Esercita la libera professione presso gli Studi di Psicologia di Padova e Bassano del Grappa (località Ca' Baroncello, S. Giuseppe di Cassola). E' laureata in Psicologia presso l'Università di Padova ed è specializzata in Psicoterapia della Gestalt. Si è perfezionata in Psicoprofilassi ostetrica.

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